FAMIGLIA SFRATTATA, COSTRETTA DA GIORNI A VIVERE IN AUTO: "ORA È LA NOSTRA CASA, MANGIAMO CIBO IN SCATOLA"

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    La triste storia che ci racconta Raffaella ha quasi dell'incredibile: una famiglia composta da quattro persone si ritrova all'improvviso a vivere per strada.

    Tutto ha inizio quando, durante il lockdown, a causa di mancanza di lavoro non riescono a pagare due rate del fitto. In accordo con il proprietario - stando a quanto ci raccontano - lasciano indietro queste due mensilità e continuano a pagare quasi regolarmente.

    Nel frattempo continuano ad arrivare bollette altissime dell'acqua e, quando pagano l'affitto, il proprietario di casa utilizza i soldi del fitto per saldare le pendenze per la fornitura dell'acqua.

    Sempre stando a quanto ci viene raccontato dalla famiglia, si arrivano ad accumulare 7 mensilità, tanto basta per eseguire lo sfratto in modo coatto. Un bel giorno si ritrovano l'ufficiale giudiziario a casa - a loro dire senza alcun preavviso - con tanto di fabbro e di due agenti della polizia locale. E si ritrovano per strada.

    L'unico posto dove rifugiarsi è l'auto di famiglia. Dal 19 settembre sono costretti a mangiare, dormire e lavarsi nell'auto e, ancor peggio, la mamma deve medicarsi un tumore ulceroso al seno. Ricorrere ai servizi sociali non sarebbe servito a niente e, nel frattempo, il padre ha perso il lavoro perché non può recarsi in azienda con l'auto che ormai è diventata una casa su ruote.

    Il figlio cerca di fare il pizzaiolo ma non ha un lavoro stabile, se non qualche serata sporadica. La famiglia di Raffaella non chiede assistenzialismo ma, disperati, cercano almeno una stanza dove potersi sistemare momentaneamente per evitare di vivere in auto.

    Ovviamente lo stato resta a guardare. Queste situazioni si fanno sempre più frequenti, famiglie che vengono sfrattate senza un posto dove andare, code infinite per le case popolari e nessuna soluzione per le persone in difficoltà, solo incertezze. Incertezze che purtroppo spingono le persone nell'illegalità. Se lo stato si svegliasse e con tutti i soldi delle tasse invece di comprare i banchi con le rotelle trovasse una soluzione concreta, vivremmo tutti più sereni e sicuri. La delinquenza nasce quando si vivono situazioni difficili.
    Voi cosa ne pensate?
     
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